sabato 1 settembre 2007

PanDolce o gallette alla frutta

L'idea era di fare velocemente un PanDolce alla frutta da usare a colazione. Gli ingredienti da aggiungere al PanDolce base, frutta cotta, zucchero e acqua, in pratica corrispondono alla confettura, per cui ho acquistato un barattolo di confettura di ciliegie per non sacrificare all'esperimento un barattolo di quelle fatte in casa. Con queste premesse, basta letteralmente un minuto per mettere tutto in vaschetta e premere il pulsante di avvio.

PanDolce o gallette alla frutta:

  • 400 grammi di confettura (ciliegie, more, mirtilli, fragole, pesche, albicocche, pere).
  • 30 grammi di olio di semi (oppure burro), lo metto per migliorare la conservabilità del pane.
  • 550 grammi di farina "0", oppure semola di grano duro. Rispetto all'acqua, la confettura ha una parte secca, per cui sostituendo in toto l'acqua con la confettura conviene ridurre la farina del 10-15%.
  • 1 pizzico di sale fino.
Per la lievitazione ci sono due alternative, a seconda che si usi o meno il lievito chimico:
  • Con lievito chimico: Conviene ridurre del 10% la quantità di farina (es. 500 gr invece di 550) per avere un impasto più cremoso. Il lievito andrebbe ben mescolato alla farina prima di metterla in vaschetta. A me non piace il sapore del lievito chimico, effetto mitigato usando il cremor tartaro Bio-Vegan. Per impasto e cottura usare il programma "Dolci" (il n. 7 nella BM3983), che dopo una breve fase di impasto passa direttamente alla cottura.
  • Con lievito di birra o naturale: Per una buona lievitazione conviene separare le fasi di impasto+lievitazione da quella di cottura, avviando la cottura solo quando l'impasto è almeno triplicato, tenendo conto che in funzione della temperatura ambiente potrebbero essere necessarie molte ore o addirittura giorni.
Il PanDolce si può gustare meglio facendolo riposare come al solito una mezza giornata. Quello che non si riesce a consumare entro qualche giorno, si può trasformare in gallette aumentandone la conservabilità.

Per fare le gallette, a cottura ultimata attendere mezza giornata e poi tagliare il pane formando le gallette da essiccare in forno o con un'essicatrice domestica. Nel decidere spessore e pezzatura, ricordare che le parti più alveolate si sgranocchiano più facilmente delle parti più compatte.

Le gallette essiccate si conservano per settimane in sacchetti o vasi ermetici.

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